giovedì 16 dicembre 2010

LA CIA DI TORINO CHIEDE LA REVISIONE DELLA LEGGE REGIONALE SULL’AGRITURISMO

Serve una revisione della legge che regola le attività di agriturismo in Piemonte. La normativa è ormai obsoleta e l'adeguamento è una necessità inderogabile. La richiesta è stata avanzata nel corso di un convegno organizzato da Turismo Verde Torino, emanazione della Confederazione Italiana Agricoltori della Provincia, lo scorso 13 novembre presso la sala Viglione della sede del Consiglio Regionale.
"L'attuale normativa - ha spiegato il presidente della Commissione Agricoltura della Regione Piemonte, Gian Luca Vignale, a margine del convegno - - è oramai datata e necessita di tutti quegli aggiornamenti necessari a garantire più efficienza e una più corretta valorizzazione e regolamentazione di un settore in continua crescita ed evoluzione. Questo convegno  vuole quindi essere un momento di confronto e dibattito finalizzato a comprendere quali siano oggi le misure da attuare per dare al mondo dell'imprenditoria agricola il sostegno che merita ".
"L'associazione Turismo Verde Torino, - ha sottolineato il suo presidente Pierangelo Cena - nell'ottica di valutare le problematiche legate all'agriturismo e per formulare un documento utile a indirizzare le normative che saranno inserite nella nuova legge regionale, ha organizzato su tutto il territorio della provincia di Torino una serie di incontri con gli operatori agrituristici, mirati a raccogliere direttamente dalla base indicazioni e consigli; incontri che hanno dato ottimi risultati in termini di partecipazione e di contenuti e ci hanno portato alla produzione di una relazione che contiene l'essenza stessa, della natura e della mentalità degli imprenditori, che sempre più, pur non disconoscendo il passato, sono proiettati verso il futuro, e per questo sentono l'esigenza di una normativa adeguata alle esigenze di oggi".
"E' ormai indispensabile - ha aggiunto il presidente della Cia di Torino Lodovico Actis Perinetto - procedere a una revisione sostanziale del testo di legge regionale che regola l'attività degli agriturismi, considerando che la sua stesura risale al 1995: in quindici anni la condizione dell'imprenditoria agricola e le necessità del consumo sono profondamente mutate e chi, come la nostra confederazione, può osservarne gli effetti sul campo quotidianamente, deve farsi portavoce nelle sedi istituzionali del disagio a cui il settore è sottoposto".(AGI)

Nessun commento:

Posta un commento